CHEAP
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FERMATI PER FAVORE
Intervento d’arte pubblica
In collaborazione con la libera università della decelerazione
In collaborazione con la libera università della decelerazione
Con questo intervento di arte pubblica, CHEAP ribalta il concetto di tempo e ridisegna le prospettive fotografiche hackerando la pittoricità del borgo attraverso un materiale semplice e temporaneo: la carta stampata. I poster immaginati per il festival sono stati pensati e realizzati nei laboratori della LUDD, che ha messo a disposizione strumenti e materiali per la realizzazione del lavoro.
Giovedì 13 ottobre
h11:00 – 24:00
Venerdì 14 ottobre
h00:00 – 24:00
Sabato 15 ottobre
h00:00 – 24:00
Durata variabile
Ideazione e realizzazione a cura di CHEAP con il sostegno della LUDD
h11:00 – 24:00
Venerdì 14 ottobre
h00:00 – 24:00
Sabato 15 ottobre
h00:00 – 24:00
Durata variabile
Ideazione e realizzazione a cura di CHEAP con il sostegno della LUDD
CHEAP è un progetto di arte pubblica, un collettivo, uno sguardo non obiettivo. Nata a Bologna nel 2013 dall'intesa creativa e dalla determinazione di 6 donne, esordisce come festival di street poster art, esperienza ripetuta per cinque edizioni prima di cambiare format e scegliere di diventare un laboratorio permanente, un'esperienza più fluida, situazionista e tagliente.
CHEAP agisce una riappropriazione dello spazio pubblico, e lo fa infestando i muri di poster, ridefinendo nuovi linguaggi visivi contemporanei. Il paste-up, cioè l'utilizzo di carta e colla, è sia la tecnica indagata dal progetto che una dichiarazione d'intenti in termini di dedizione all'effimero e ricerca del contemporaneo come temporaneo. Come un virus, muta e si reinventa nel tempo sulla base del contesto che infesta.
CHEAP si muove negli ambienti urbani e, come un virus, muta e si reinventa nel tempo sulla base del contesto che infesta, producendosi in azioni di conflitto e di cura. Dove la città oppone barriere sulla base del genere, della classe e della razza, pratica un conflitto simbolico facendo dell'arte pubblica (anche) un luogo di lotta.
CHEAP agisce una riappropriazione dello spazio pubblico, e lo fa infestando i muri di poster, ridefinendo nuovi linguaggi visivi contemporanei. Il paste-up, cioè l'utilizzo di carta e colla, è sia la tecnica indagata dal progetto che una dichiarazione d'intenti in termini di dedizione all'effimero e ricerca del contemporaneo come temporaneo. Come un virus, muta e si reinventa nel tempo sulla base del contesto che infesta.
CHEAP si muove negli ambienti urbani e, come un virus, muta e si reinventa nel tempo sulla base del contesto che infesta, producendosi in azioni di conflitto e di cura. Dove la città oppone barriere sulla base del genere, della classe e della razza, pratica un conflitto simbolico facendo dell'arte pubblica (anche) un luogo di lotta.